A buon intenditor, poche parole.

I cavalli, si sa, sono degli animali estremamente sensibili capaci di percepire le emozioni umane.

Ma non solo. Oltre agli stati emotivi, percepiti attraverso i loro sviluppati sensi, i cavalli riescono a decifrare le nostre intenzioni e a “costruire una rappresentazione della nostra mente”, ovvero immaginare le azioni che abbiamo intenzione di compiere.

 

Attraverso il loro cervello, utilizzando in particolare modo l’emisfero destro, riconoscono le espressioni del nostro volto e le elaborano di conseguenza, conservando un ricordo nel tempo.

Questi processi sono principalmente sviluppati dai neuroni specchio, un circuito costantemente attivo che riproduce inconsapevolmente nel cavallo, ciò che lui vede in noi: se noi proviamo paura il cavallo percepirà la nostra emozione e le nostre intenzioni provandole lui stesso con il suo corpo.

Puledra Quarter Horse

Questa comprensione è, in primis, inconscia. Di conseguenza il cavallo reagirà senza realmente comprendere ciò che sta accadendo attorno a lui.

 

Diverse ricerche hanno infatti rivelato come questi animali siano maggiormente sensibili alle emozioni di cui non siamo consapevoli: se siamo arrabbiati o infastiditi senza saperlo, il cavallo può reagire mostrando a sua volta segni di rabbia e/o fastidio.

Branco Cascina Menegon

Rapportandoci con lui è quindi fondamentale la nostra capacità di controllare ed elaborare emozioni e stati d’animo, al fine di essere una figura d’esempio.

Comprendendo come ci sentiamo, possiamo decidere come agire di conseguenza.

Il cavallo, quindi, vedrà in noi una figura di riferimento che ripone nella nostra intelligenza emotiva e consapevolezza di noi, la sua più totale fiducia.